Vi faró pescatori di uomini (Mc. 1, 14-20)

Lettera a tutti i membri dell’equipaggio della nave Sea eye

     Carissime sorelle e cari fratelli, amici miei; vi trovi questo mio messaggio nella pace e nella gioia profonda di chi dona generosamente la propria vita per amore. 

     Oggi per voi comincia una esperienza nuova entusiasmante e molto significativa per voi stessi e soprattutto per l’umanità. Con molta probabilità diversi sono i motivi che vi hanno spinto a fare questa scelta ma ciò che li accomuna tutti è certamente il vostro appassionato amore per l’umanità.

      Il termine umanità rischia però di essere troppo astratto per cui la domanda a volte è spontanea: amare l’umanità cosa vuol dire? come si traduce in prassi, in gesti tangibili e significativi. Da uomo di chiesa la risposta che mi nasce dal cuore è solamente una: amare l’umanità si traduce con amore verso ogni uomo senza “se” e senza “ma”, non solo l’amico, il parente, il concittadino, il connazionale, quello che ha il mio stesso colore della pelle, quello ben vestito che profuma; ma l’uomo qualunque, in modo particolare quello che non ha nulla, il più povero, affamato, quello mal vestito, che puzza, quello che scappa dalle guerre, dalla violenza e che si avventura in mare con la speranza di una vita nuova, migliore e che purtroppo a volte conclude il tutto naufrago in mare, in quel mare che nella storia è stato fonte di vita e che oggi in vece è un cimitero.

     Vorrei condividere con voi alcuni passi del Corano e della Mishnach, cultura araba ed ebraica che esprimono al meglio quello che voi fate oggi:

“chi ne salva uno sarà come se avesse salvato tutta l’umanità, chiunque ucciderà un innocente e come se uccidesse tutto il genere umano”. Corano 5.32 .

“se qualcuno salva una sola anima le scritture gli riconoscono il merito di aver salvato un mondo intero”. (Mishnach 4,5).

     Come prete desidero richiamare alla vostra lettura un brano del Vangelo di Marco in cui Gesù dice ai suoi discepoli: “vi farò pescatori di uomini” (Mc. 1, 14-20). 

     Oggi questo invito Egli lo rivolge a voi. Un pescatore è un uomo che pesca pesce, toglie dal suo elemento naturale una creatura che morendo diventa cibo, si prende per dare morte. Invece se peschi un uomo dal mare fai proprio il contrario: gli ridai vita, lo salvi. Ecco questo è il mio messaggio per voi ridate: siate pescatori di uomini, date nuove chance di vita,  aiutate, ridate speranza con il sorriso con amore. Forse qualcuno tra di voi non crede in Dio, è ateo, agnostico…      

     Bene, non importa, non importa che tu creda in Dio, ciò che importa è che Egli crede in te e ti sta inviando ai disperati per ridare speranza.

Vi auguro ogni bene e in Cristo vi abbraccio affettuosamente e fraternamente e vi benedico di cuore.