Messaggio in occasione della santa Pasqua 2017

Care, amate e preziose sorelle e fratelli in Cristo, amici tutti;

Anche quest’anno, assieme a tutti i cristiani proclamiamo: Cristo è Risorto! Veramente Egli è risorto! E siamo nella gioia!

Questo annuncio sembra surreale, sembra falso, sembra rinnegare la realtà perché oggi il mondo non è ancora uscito dal sepolcro, dalle tenebre, dalla morte, dal dolore, dal silenzio,  dal male e dal peccato. Ma proprio questo ci deve dare la forza e il coraggio di gridare a tutti che il sepolcro è vuoto e che Colui che pendeva, trafitto ad una croce, non è morto ma vive.

Il primo annuncio della Pasqua non fu meno assurdo: tutti avevano assistito alla sconfitta del Cristo, alla sua morte ignominiosa, tutto anche allora sembrava affermare il contrario e mentre ancora i volti di Maria, dei discepoli e degli Apostoli erano rigati dalle lacrime e sfigurati dal dolore lancinante; Dio aveva operato il prodigio: la vita nuova, la vita vera, la risurrezione.

Per cui anche oggi, mentre ancora assistiamo alla sconfitta di un mondo che costruisce muri che dividono, separano, “proteggono” l’uomo dall’uomo, il fratello dal fratello; e non ponti che uniscono e accrescono la conoscenza reciproca e da questa l’amore vicendevole e l’abbraccio, il sepolcro vuoto ci parla di rinnovamento e di vita, di resurrezione e riecheggia l’annuncio  Cristo è Risorto! Veramente Egli è risorto! E siamo nella gioia!

Mentre ancora viviamo forte l’esperienza della sconfitta della vita a causa di un disastro sociale che trascina in questo vortice anche i più giovani che fanno della violenza il proprio pane quotidiano e che terrorizzano, violentano, uccidono i propri coetanei; anche qui risuoni il coro degli angeli che acclama: Cristo è Risorto! Veramente Egli è risorto! E siamo nella gioia!

Mentre ancora la quotidianità è sporcata da una implacabile cronaca fatta di violenze e morte contro i più deboli, contro donne a cui si dice “ti amo”, contro madri private di ogni dignità, diciamo con coraggio e speranza: Cristo è Risorto! Veramente Egli è risorto! E siamo nella gioia!

Mentre ancora oggi si abusa il nome di Dio bestemmiandolo per operare il male, per uccidere, fomentare odio e vendetta, anche qui, in questo sepolcro desolato di odio e morte, dobbiamo avere il coraggio di cantare alleluya e di gridare che possiamo risorgere anche noi perché oggi è Pasqua, oggi Cristo è Risorto! Veramente Egli è risorto! E siamo nella gioia!

Con che coraggio, come possiamo annunciare la risurrezione e la vita, la vittoria della grazia sul peccato se invece i fatti negano questa realtà? Le tenebre sembrano avere la meglio sulla luce, il male sul bene, l’odio sull’amore, la morte sulla vita!

Ma è proprio dall’esperienza della morte, dal sepolcro vuoto che scaturisce l’annuncio della risurrezione. Quando le donne andarono dai discepoli a dire che Gesù non era il morto, ma il vivente, Pietro e Giovanni di corsa si recarono al sepolcro, luogo di morte e non di vita ( cfr.Gv. 20,4) e da lì tornarono con il cuore guarito, sanato, confortato dal dolore e dalla paura perché lì hanno trovato nel sepolcro vuoto non l’annuncio e la testimonianza della morte, del vuoto e della sconfitta, ma la testimonianza della resurrezione e della vita.  All’incredulo Tommaso, il Risorto, per affermare la sua vita, paradossalmente fa toccare i segni della passione e della morte (cfr.  Gv. 20,24-29).

Allora, non lasciamoci vincere dallo sconforto, dalla delusine e dalla paura; accogliamo l’annuncio di Pasqua che Cristo è Risorto! Veramente Egli è risorto! E siamo nella gioia! E lasciamoci riscaldare il cuore dolcemente da questa gioia travolgente per esserne noi stesso portatori, testimoni, annunciatori.

Dobbiamo permettere allo Spirito Santo di renderci uomini e donne di speranza viva, di speranza certa, protesi verso una vita di fede profonda e fondata sull’unico saldo fondamento Cristo.

Contempliamo il sepolcro del mondo di oggi con le sue sofferenze, con le sue lacrime, con le sue sconfitte e con i suoi drammi e con la certezza della fede in Cristo Crocifisso e Risorto assaporiamo la rinascita della vita che in esso si cela, una vita nuova e immortale, una vita che ci trascina verso l’alto, verso un Dio che ancora crede fermamente nell’uomo, nella possibilità di riscatto, di salvarsi, di amare, accogliere, abbracciare, donarsi;  verso l’altro che non è nemico, ma fratello, che non è mai un mezzo, ma sempre un fine, che non è pericoloso perché diverso, ma fonte di ricchezza e crescita, che non può mai essere odiato, ma sempre e solo amato e servito.

Mentre oggi ci prepariamo a cantare l’alleluya della gioia della Pasqua, ad essere credibili testimoni dell’annuncio pregno di felicità perché Cristo è Risorto! Veramente Egli è risorto! E siamo nella gioia!

Imploro dal Signore la pace e la gioia e la benedizione per tutti voi, per la chiesa che è una e santa e cattolica nella varietà delle varie denominazioni e giurisdizioni, in modo particolare per il nostro Arcivescovo Primate Ecumenico mons. Karl Rodig, tutti gli Arcivescovi e vescovi, per tutti i sacerdoti e diaconi che sparsi in tutto il mondo servono il Signore e il popolo santo con amore, dedizione, umiltà e semplicità; per tutti i seminaristi e per tutte le nostre comunità religiose e parrocchiali con tutti i loro membri, le loro famiglie, affinchè il Signore conceda il rinnovamento e la rinascita dello spirito e perché la gioia della Pasqua pervada i cuori di tutti per cambiare questo mondo e per essere segno e strumento di verità, di giustizia e soprattutto di amore.

vi abbraccio tutti fraternamente e vi benedico di cuore.