Agostino nasce a Gela (CL), il 22 febbraio 1975 in una famiglia di operai e molto religiosa. La vocazione è di casa: la mamma da bambina voleva farsi suora e l’unico fratello del padre è un missionario della Compagnia di Maria Monfortani.
Sin da bambino sente il fascino del religioso e segue il parroco come un’ombra, serve all’altare, canta nel coro e trascorre tutto il suo tempo libero in chiesa.
All’età di 15 anni, in V ginnasio, entra in convento, tra i Frati Minori Cappuccini, sentendo forte il richiamo alla semplicità e alla povertà del Serafico Padre Francesco di cui, ancora oggi è innamorato. Dice sempre: “Frate francescano un giorno, frate francescano per tutta la vita; io sono cappuccino nel cuore!”.
Lascia il convento per una crisi e per due anni vive a Palermo dove comincia a studiare lingue e letterature straniere all’università, ma continua a scandire la sua quotidianità come se sentisse il suono della campana che lo chiama alla preghiera e alla liturgia delle ore. Ritorna a servire attivamente la parrocchia e quindi, ben presto, ritorna a pensare che il sacerdozio è la sua vita e quindi chiede di essere ammesso al seminario della diocesi.
Comincia quindi lo studio della teologia dove si distingue per gli ottimi risultati anche se questo non lo esenta dall’avere problemi e attacchi. Comincia la sua lotta per non essere allontanato dal seminario, ma arrivano puntuali le lettere anonime, gli incontri nella stanza del rettore e le tante volte in cui deve subire delle vere e proprie inquisizioni. Tutto questo sfocia, alla fine, messo con le spalle al muro, con la risoluzione di lasciare tutto e così va via. Continua comunque lo studio della teologia e nel 2006 si laurea in Scienze religiose con una tesi in mariologia: “Maria Icona della speranza”.
Vive per qualche anno lontano dalla fede, arrabbiato e ferito, ma sempre pronto a spendersi per gli altri. Comincia a militare nelle associazioni per la difesa e la dignità dei diritti delle persone LGBT. Diventa presidente del comitato provinciale prima, vicepresidente del coordinamento regionale dopo e per diversi anni anche consigliere nazionale.
Nel 2010 incontra il mondo del cattolicesimo indipendente e, guarito dalle ferite inferte da Roma, gli si riaccende una speranza per il grande sogno di donarsi al servizio del Signore. Incontra un sacerdote ortodosso che lo presenta al suo vescovo e viene accolto nell’esarcato, riprende il cammino di formazione e nel 2012, il 24 giugno, viene ordinato presbitero. Viene subito nominato responsabile delle vocazioni e comincia ad esercitare con coraggio il ministero, nonostante gli attacchi da Roma e le lettere infamanti che vengono diffuse nella diocesi in cui risiede.
Non passa neanche un anno che una telefonata gli sconvolge la vita: il metropolita è vecchio e ammalato e urge un ausiliare più giovane che possa coadiuvarlo; giunge la nomina a vescovo ausiliare. Si impegna per vivere in ortodossia, ma sente che non è la sua casa. Spesso le sue posizioni di inclusione lo mettono in difficoltà con il Santo Sinodo. Gli viene consigliato di entrare in una chiesa più inclusiva e quindi chiede e viene incardinato nella Chiesa Cattolica Ecumenica presieduta dal Primate Mark Steven Shirilau con il quale vive in piena comunione. Purtroppo il Primate Shirilau muore durante una visita pastorale in Italia e alla sua morte, il vescovo De Caro, chiede di essere accolto con tutta la diocesi nella comunione mondiale della Chiesa Cattolica Ecumenica di Cristo. Da quel momento serve con amore e dedizione assoluta la porzione di chiesa che vive in Italia.
Nel 2013 viene inviato a Dubai nella comunità indiana.
Nel 2014 viene inviato dall’Arcivescovo Primate in Messico dove comincia un programma di prevenzione per i minorenni che vivono il dramma della prostituzione.
Nel 2015 viene inviato in missione in Kenya per un progetto nella diocesi di Kisumu.
Nel 2018 riceve il Pallio arcivescovile dalle mani del Nunzio Apostólico per l’Europa occidentale mons. Francisco José Adillon Bauselles.
Nel 2019 l’Arcivescovo Primate viene in Italia per la prima visita pastorale dalla costituzione della diocesi e nel mese di agosto, a seguito delle dimissioni di mons. Adillon, viene nominato Nunzio Apostólico per l’Europa occidentale.
ORDINAZIONE SACERDOTALE DELL’ARCIVESCOVO
ORDINAZIONE EPISCOPALE DELL’ARCIVESCOVO
SUCCESSIONE APOSTOLICA DELL’ARCIVESCOVO